La manutenzione dei tessili è essenziale per garantire igiene e accoglienza negli hotel. In questo articolo spieghiamo come curarli e ogni quanto intervenire.
Manutenzione dei tessili nel settore Hospitality: come garantire igiene e longevità
Nel mondo dell’hospitality, ogni dettaglio contribuisce a creare un’esperienza memorabile per gli ospiti.
Tra questi, i tessili – lenzuola, asciugamani, coprimaterassi e cuscini – rivestono un ruolo fondamentale non solo in termini di comfort, ma anche di percezione della pulizia.
Garantire la loro igiene e longevità non è soltanto una questione estetica: si tratta di un vero e proprio investimento sulla reputazione dell’intera struttura.
In questo articolo vedremo come fare manutenzione dei tessili in hotel, con quali tempistiche, e come impostare un piano efficace di pulizia e sanificazione, nel rispetto dei protocolli e delle aspettative degli ospiti.
Manutenzione dei tessuti: come farla in albergo e ogni quanto
La manutenzione dei tessili in un hotel non si limita al semplice lavaggio: è un processo continuo che coinvolge attenzione, metodo e cura. Ogni tipo di tessuto – dalla biancheria da letto ai tendaggi – richiede accorgimenti specifici per evitare usura precoce, scolorimenti o perdita di morbidezza.
Innanzitutto, è fondamentale utilizzare detergenti professionali, delicati ma efficaci, e impostare cicli di lavaggio adeguati alla tipologia di materiale. È altrettanto importante rispettare le temperature consigliate e controllare che le asciugatrici non superino i livelli di calore che potrebbero danneggiare le fibre.
Un’altra buona pratica è il controllo periodico dello stato dei tessili: individuare macchie persistenti, cuciture danneggiate o segni di logorio permette di intervenire tempestivamente, sostituendo o riparando ciò che serve. In genere, si consiglia di fare un check completo della biancheria ogni 3-6 mesi, anche in funzione del tasso di occupazione della struttura.
Igiene e pulizia hotel: come farla e ogni quanto per mantenere la struttura accogliente nel tempo
Mantenere alti standard di pulizia non è soltanto un obbligo normativo, ma anche un segnale di attenzione verso il cliente. Un ambiente pulito comunica affidabilità, benessere e cura. Per questo motivo, è importante seguire criteri precisi e continui di igiene nelle camere e nelle aree comuni.
Tra gli interventi fondamentali troviamo la sanificazione camere albergo, che andrebbe effettuata regolarmente secondo un protocollo sanificazione hotel ben definito. Questo include la disinfezione di superfici ad alto contatto, la sanificazione materassi hotel e il ricambio frequente della biancheria.
I cuscini andrebbero igienizzati in profondità almeno una volta al mese, e molti modelli permettono di lavare i cuscini in lavatrice, seguendo le indicazioni dell’etichetta. Per quanto riguarda il lavaggio biancheria alberghi, la frequenza consigliata è quotidiana per lenzuola e asciugamani, e settimanale per elementi meno soggetti al contatto diretto.
Quali sono le regole di base per la sanificazione degli hotel
Sebbene ogni struttura possa adottare protocolli personalizzati, esistono alcune regole generali valide per tutte le realtà del settore hospitality:
- utilizzare prodotti disinfettanti certificati;
- definire frequenze di intervento in base al flusso degli ospiti;
- formare adeguatamente il personale addetto alla pulizia;
- tenere traccia degli interventi effettuati con appositi registri.
Un consiglio utile per gli albergatori è quello di investire in articoli per il riposo che uniscano qualità, durata e facilità di manutenzione. Scegliere materassi, guanciali e coperture traspiranti, igienizzabili e resistenti può davvero fare la differenza. Sul sito degli Artigiani del Riposo, ad esempio, è possibile trovare una selezione di cuscini professionali pensati per il settore alberghiero, perfetti per coniugare comfort e praticità.
VEDI TUTTI I CUSCINI